Nella prima parte di questo articolo ho presentato sia i motivi che mi hanno portato a tradurre questa collezione di cattivoni sexy, eleganti e pieni di charm, sia una prima serie di personaggi. Qui e, eventualmente in altre sezioni del post (ancora sinceramente non lo so se metterò tutti i cattivi che mancano in un singolo articolo o li spezzetterò in ulteriori parti), presenterò altri belli e terribili.
Elegante, bellissimo e anche molto attraente agli occhi appassionati di Lizzy Bennet, che tende a non tollerare i folli o le persone false. Ahimè, però, egli si rivelerà un bugiardo, un farabutto e la rovina delle donzelle.
Capitan Uncino può essere “cadaverico e al tempo stesso di carnagione scura” ma anche (come ci dice Barrie nel racconto “Capitan Uncino a Eton”), “in una parola, il più bel uomo che abbia mai visto, sebbene, al tempo stesso, sebbene lievemente disgustoso”, insomma un miscuglio, una confusione, altamente sexy.
Una bella anti-eroina (che parla fluentemente sia l’inglese che il fancese), che, con una inimmaginabile eleganza, si intrattiene in tutti i salotti più chic – una romantica voce quando canta, un’abile polistrumentista -. Becky è anche una menzognera, però, oltre che una truffaldina, ladra e manipolatrice che fa di tutto per raggiungere il massimo grado della scala sociale.
Lady Jane, dice di lei che sia una “strega di donna – una madre senza cuore, una falsa moglie… la sua anima è nera e piena di vanità, prolissa e colma di ogni tipo di crimine. Io tremo quando la tocco. Io porto lontano dalla sua vista i miei bambini.”
Tanto bello, affascinate ed elegante che anche le sorelle se lo contendono, purtroppo si rivelerà essere un demoniaco dissoluto! Il più provocante degli uomini di tutti i racconti della Austen.
Helene Grayle di Chandler è un cazzotto in faccia: un’imbrogliona, un’assassina.
Alex è certamente un disadattato – ma c’è un qualche tipo di bizzarra sensualità in questo ragazzo che beve latte e ascolta principalmente “Ludwig Van.” E questo è essenzialmente un Nadsat alla moda.
La cattiva del Grande Gatsby è sicuramente la società ma, al suo fianco, c’è un altro pessimo personaggio: Tom è il sogno segreto di moltissime donne: un ex giocatore di football, famoso e supermilionario, dalla voce rauca.
Bella, crudele e facile ad annoiarsi, insomma: una pessima combinazione. In questo classico della letteratura epistolare, la Marchesa e il suo ex-amante il Visconte de Valmont, manipolano, seducono e raggirano tutto il mondo intorno a loro con una gran baraonda. Alla fine del romanzo la Marchesa viene punita con una deformità, chissà forse era proprio questa la sua peggior paura.
Cosa accade quando sei intelligente, bello e “annoiato, dannazione, dannatamente annoiato, annoiato, annoiato, annoiato”? Bene, tu cerchi ogni occasione per portare il tuo talento artistico al livello successivo. Quello di Ripley è un destino curioso: egli è il protagonista ma è completamente amorale, un cattivo nel senso assoluto, tranne per il fatto che tu ti sentirai legato a lui. Uno charm portato ai massimi livelli.
Achren è una strega-regina famosa per essere: “bella, ma anche veramente mortale”. Lei appare molto più giovane rispetto alla sua avanzata età.
Una delle sole persone che ha sempre superato Sherlock Holmes, e (se credi ai racconti di Sherlock) la sola donna che lo abbia mai incontrato. In un moderno adattamento, Adler è spesso ritratta come colma di un amorevole interesse nei confronti di Sherlock, ma nella versione originale del libro, lei molte volte si contrappone a lui – sensualissima.
Loita è un libro dove i cattivi non mancano di certo. Humbert Humbert, Quirly e, in un certo senso, Lolita stessa. Sebbene Quirly sia più nera che bianca fra i personaggi del romanzo, Humbert è sicuramente il più insidioso, forse perché si sviluppa un po’ di sentimento a leggerne le vicende, ma anche perché è bello, colto, un uomo eloquente, con un solo piccolissimo, irresistibile, difeto…
(continua)